“L’aspetto del Sacro è da sempre importantissimo nella nostra vocazione, perché noi stessi siamo consacrati. Il Sacro è il luogo dove Dio abita, è ciò che viene separato per Dio”, afferma Moysés Azevedo, fondatore della Comunità Cattolica Shalom. 4o36z
Nel 2019, durante il ritiro di ascolto, Dio parlò del Sacro nella vocazione Shalom, separando, in modo particolare, la liturgia e la preghiera, i consacrati, gli spazi e il popolo, ancora più nello specifico i poveri ed i giovani.
Partendo dalla musica approfondiremo l’esperienza del Sacro nella Vocazione Shalom.
“In questo tempo nuovo, Dio rinnova e approfondisce tutto il senso del culto divino in mezzo a noi”, afferma Moysés.
Il Sacro è Bello 5u5z51
Per Moysés Azevedo, la celebrazione dei sacramenti è qualcosa che non più essere accollato a nessun’altra azione nella Chiesa, perché è attraverso di essa che il cielo si unisce alla terra. “Per questo, dall’inizio della Comunità, la liturgia ha un valore così grande”, dice.
Il fondatore, nella rivista Ascolto 2019, consiglia i ministri sulla preparazione dei canti della Santa Messa e mette in guardia dall’improvvisazione. Lui anima i musicisti e esprimere la bellezza del Sacro nelle messe nei Centri di Evangelizzazione e negli eventi della Comunità.
“Il Sacro è bello e attrae il cuore, lo sguardo, la vita, tocca l’anima e trasforma, santifica” (Moysés Azevedo)
Musica liturgica 1d3z43
Per 10 anni della Vocazione, per la prima volta, i ministri di musica si riunirono per pensare delle canzoni speciali per la celebrazione dell’anniversario. Da allora si iniziarono a dare i via via più decisi in relazione alla musica liturgica nella Comunità. Per i 30 anni fu organizzata la Corale Shalom per cantare nella celebrazione di anniversario. Per i 35 anni della Comunità i musicisti hanno fatto un ritiro per comporre le canzoni del CD di commemorazione. L’album “Divino Cuore”, pensato per questa occasione, è stato registrato in cinque lingue diverse.
La messa in musica dei Salmi 4z1ni
Fin dall’inizio le melodie dei salmi erano composte a partire dal senso di ogni salmo. “Facevamo molta attenzione a non prendere un salmo di lode e musicarlo con una melodia di supplica”, condivide Evacy Assunção. Lei racconta anche che i salmi toccavano molto le persone che partecipavano alle celebrazioni allo Shalom da Paz, a Fortaleza.
“Mi ricordo che un grosso impresario di Fortaleza cercò la Comunità e disse: ‘nel giorno in cui voi registrerete i canti io vi finanzierò, perché per me non c’è momento più forte di quando voi cantate questi salmi.’” Questa testimonianza aiutò i ministri a comprendere quanto Dio agiva, nelle persone che partecipavano alla messa nel Centro di Evangelizzazione, attraverso i salmi.
“Il salmista deve prestare la sua voce a Cristo” (Nicodemos Costa)
Traduzione: Alice Rondoletti