Questa mattina, 6 giugno, si è svolta nella Cappella Clementina la prima udienza di Papa Leone XIV con i i e i rappresentanti dei nuovi movimenti e realtà ecclesiali, con la partecipazione del nostro fondatore, Moysés Azevedo, P. Silvio Scopel, Assistente Internazionale della Comunità, e Angélica Cunha, Formatore Generale.
In questo tanto atteso incontro, il Papa è stato accolto con applausi, segno della grande accoglienza e gioia delle nuove comunità verso il Santo Padre in questo inizio del suo Pontificato. Così, Leone XIV ha rivolto parole di ringraziamento e anche di motivazione a favore dell’unità e della missione ai i:
“Rappresentate migliaia di persone che evangelizzano, la Chiesa vi ringrazia per questo. Grazie per ciò che siete e per ciò che fate!” ha dichiarato il Papa.
Ha inoltre sottolineato che i doni gerarchici e carismatici sono “coesenziali” per la vita della Chiesa: “I carismi sono distribuiti liberamente dallo Spirito Santo per la fecondità tra i fedeli. Una comunità sostiene i propri membri e annuncia agli altri.”
Riferendosi alla propria esperienza come missionario, Leone XIV ha evidenziato come la missione abbia segnato la sua esperienza pastorale e plasmato la sua vita spirituale. Ha riconosciuto che dai carismi si vive in stato missionario: “Mantenete sempre vivo l’impulso missionario e mettete i vostri doni al servizio della missione. L’unità e la missione sono i due punti cardinali della vita della Chiesa. Vi invito a unirvi al Papa nell’unità e nella missione.”
“Portatori di un carisma che arricchisce gli altri” 5p5f6c
Secondo il nostro fondatore, Moysés Azevedo, “Le parole del Papa ci danno coraggio e forza per comprendere il nostro posto e la nostra missione nella Chiesa.”
“Sottolineerei l’appello del Papa a essere collaboratori fedeli del Santo Padre con generosità nel vivere l’unità e la missione, due pilastri della missione di Pietro. Ci ha motivati a vivere l’unità tra le nuove comunità, essendo vicini ad altre realtà ecclesiali. Avvicinarci alle persone che incontriamo nel nostro cammino. Che i nostri carismi siano sempre al servizio dell’unità essendo noi stessi, così da contribuire alla vita di comunione nella Chiesa,” sottolinea Moysés.
“Chi è portatore di un carisma è chiamato ad arricchire gli altri, a spogliarsi di sé, e questo è fonte di libertà e grande gioia,” sottolinea il nostro fondatore sul discorso di Papa Leone XIV.
Per P. Silvio Scopel, le parole del Papa sono state “molto motivanti” per vivere meglio il carisma Shalom: “Vivere l’unità e la missione in fedeltà al nostro carisma è un bene per noi stessi e un bene per il mondo,” ha evidenziato del discorso del Papa.
Per parte sua, Angélica Cunha sottolinea il rinnovamento del senso di appartenenza alla Chiesa: “È bello vedere la generosità di Dio che suscita nello spirito tante realtà complementari. Ognuna con la propria chiamata rivela quel bellissimo giardino che è la Chiesa.
“È stato molto bello essere di nuovo ai piedi di Pietro, con il Papa, sentire la cura e l’accoglienza della Chiesa che ci chiama a un nuovo slancio missionario e a non smettere di mettere Cristo al centro. Sono convinta che come Comunità raccoglieremo nuovi frutti,” dichiara Angélica.